martedì 17 maggio 2016

ELEZIONE CONSIGLIO COMUNALE DI ALPIGNANO - DOMENICA 5 GIUGNO 2016


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Concittadine e concittadini

si volge alla conclusione questa mia prima esperienza politica come consigliere di opposizione al Comune di Alpignano ed è tempo di un bilancio.



Comincio subito a dire che il saldo è davvero poco positivo perché, nonostante un grande entusiasmo e ottimismo, mi sono trovato a condividere l’esperienza con una amministrazione (quella guidata dal sindaco Da Ronco) che ha lavorato guidata dalla totale indifferenza, se non a volte dalla ricerca del conflitto e dell'insulto, sulle proposte ed i contributi sia dell’opposizione del PD che degli altri colleghi consiglieri di Alpignano Sicura e del Popolo delle Libertà. 


Una logica conflittuale che privilegia l’ostentazione esasperata del potere rispetto ai bisogni dei cittadini e della città. 

L’attuale giunta uscente a mio parere rappresenta una vecchia politica, anacronistica e conflittuale i cui deludenti risultati sono sotto gli occhi di tutti: una città trascurata e trasandata in cui sono aumentate le barriere e le difficoltà a spostarsi e che ha visto calare progressivamente i servizi al cittadino, una pessima e approssimativa gestione del bene comune dettata oltre che da mancanza di idee, progetti anche da una capacità a “combinar pasticci” (vedi chiusura del passaggio a livello e della scuola Gramsci) che accompagnerebbe più che “il coraggio di amministrare” quello di proporsi per la ricandidatura. 

Anche se in queste ultime settimane prima delle votazioni del 5 giugno saremo inondati di inaugurazioni, repliche di inaugurazioni e di feste fastose sono convinto che i cittadini sanno bene che l’attuale giunta non va riconfermata.

Intanto le opposizioni si sono organizzate, più o meno faticosamente, instaurando un nuovo dialogo con la città ed i suoi abitanti ed alle prossime elezioni si presentano con programmi davvero molto simili. Come potrà l’elettore fare una scelta consapevole e giusta?

Non possiedo in tal senso certezze ma quello che posso affermare, nel mio essere laico e convinto del valore politico e sociale della collaborazione e del rispetto, è che non potrei mai fare parte di movimenti che dipendono da “dinastie” e che semplificano la complessità della realtà contemporanea in fantomatici complotti o loschi interessi di lobbies e potentati, per poi scoprire, una volta arrivati alla meta ed al potere, che il mondo non è come immaginato e che di questo mondo “malato” sono essi stessi una parte. 

Non mi appartiene neanche la convinzione che le cose si possano fare “civicamente” guardandosi l’ombelico come se si vivesse solo in Alpignano senza avere relazioni con ciò che travalica i confini comunali; ho ben presente che le nostre vite sono sempre di più estese anche ai comuni vicini, e determinate spesso anche da decisioni prese in luoghi più lontani, che solo quindi un lavoro con una visione più ampia può portare a trovare soluzioni che ci facciano vivere meglio. 

Ho scelto quindi di essere ancora candidato nel PD dove nella libertà di pensiero ho trovato competenze e formazione, ed in particolare ad Alpignano sta avvenendo, oggi, una trasformazione della classe e della cultura politica tanto grande quanto garbata: senza clamori, senza strilli, ma un cambiamento che sta procedendo inesorabile ed inarrestabile.



Scrivendo il mio nome GIACOMINO alle prossime elezioni del 5 giugno non avrete un posto in prima fila al Carnevale notturno, non avrete un consigliere strillante ed arrabbiato col mondo, non avrete un intellettuale salottiero possessore di verità assolute. Quello che posso garantire è l’impegno a informarsi sulle cose, ascoltando le persone, riflettendo attentamente e, se me ne darete la responsabilità potrò AGIRE per il BENE COMUNE di ALPIGNANO


ATTENZIONE: per votare il Sindaco barrare il nome del sindaco.

Per scegliere il candidato,

dopo aver barrato il simbolo del partito, scriverne il nome
Si possono esprimere due preferenze: per un UOMO e per una DONNA

IL MIO SUGGERIMENTO E' QUESTO


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