Il sistema elettorale tedesco è un proporzionale basato su metà seggi eletti nei collegi uninominali e metà in collegi plurinominali
Gli elettori dispongono di due voti.
Con il primo l’elettore sceglie un singolo candidato all’interno del proprio collegio, in un sistema maggioritario: chi prende un voto in più degli altri viene eletto.
Con il secondo voto l’elettore sceglie una lista o un partito. Il secondo voto è quello considerato più importante perché stabilisce qual è la percentuale di seggi parlamentari che avrà ogni partito.
Chi prende il 30 per cento dei secondi voti, quindi, avrà diritto al 30 per cento dei seggi.
In Germania il numero dei parlamentari è VARIABILE!!! - se un partito conquista più parlamentari al maggioritario, rispetto alla percentuale ottenuta al proporzionale, vengono aggiunti dei seggi in modo che sia rispettata la proporzione.
In Italia questo sistema non è applicabile a meno di una modifica costituzionale (un'altra?!?!?)
Il sistema tedesco è un proporzionale “quasi” puro che quindi non risolverebbe il problema della governabilità: le elezioni tedesche del 2013 lo dimostrano: la Cdu (col 49,35% dei seggi) ha dovuto allearsi con la SPD. (inciucio!?!?!?!)
Stando ai sondaggi in Italia non ci sarebbe una coalizione possibile in grado di governare. (abitudini!)
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