venerdì 2 giugno 2017

Le aspettative, le perplessità e poi ...la delusione?

E' passato un anno dall'elezione del sindaco di Alpignano Andrea Oliva, espressione delle liste civiche "Alpignano SiCura" e "SiAmo Alpignano". Pur non aderendo a tale schieramento ho sempre nutrito un sincero interesse nel loro esperimento civico ammirandone nel corso degli anni il metodo ed in parte i contenuti. Le mie perplessità sono sempre state limitate all'eccessiva eterogeneità dei componenti del gruppo ed in minima parte ad un certo sistema "oratoriale" di ampia inclusività che per quanto meritevole in molte situazioni sociali e civili vedo con difficoltà in un ambito politico (anche se civico).
Al loro successo del giugno 2016 ho però pensato, pur facendo parte degli "sconfitti", che era iniziata una nuova era per Alpignano essendo quasi certo che sarebbero seguiti anni di forte consenso nei confronti di questa esperienza.
So bene che un anno non è necessariamente un periodo "giusto" per fare bilanci dovendo gestire l'eredità della/delle amministrazioni precedenti, avere il tempo per "ambientarsi" da opposizione a governanti, acquisire la migliore conoscenza di meccanismi e "tradizioni" comunali ecc. ecc. ma qualche osservazione ci può già stare.
Innanzi tutto i loro componenti hanno creato un grosso legame con la città ed i cittadini ovviamente hanno nutrito grandi aspettative nel loro operato. Oggi pare che parte di queste aspettative sia andato deluso: la gestione dell'asilo nido, l'organizzazione del Palio, una certa staticità e "mancanza di segnali" hanno creato qualche sottile malumore in parte della città sul quale è ovviamente partita una propaganda tipicamente populista con qualche nota anche diffamatoria.
Non credo che siamo in una situazione di gravi incompetenze, anche perchè a guardare le persone del gruppo di competenze ce ne sono tante e di qualità. 
Questo imprevisto primo anno mi ha reso estremamente perplesso: ammessa la competenza non riesco però a vedere più la comunicazione che era un elemento fortemente pregevole del gruppo negli anni passati. Cosa sta accadendo? Che cosa sta mancando?
Temo che anche a livello locale serva la Politica e la capacità di dare una visione di Alpignano. Al momento sembra che ci si dedichi eccessivamente ai numeri di bilancio (una specie di governo tecnico alla Monti per chiarirci - vedi caso Nido sui troppi soldi per 85 bambini) perdendo di vista l'idea del futuro della città che se c'è, e forse l'eterogeneità del gruppo non è detto che ne abbia già maturata una, è bene che esca fuori al più presto e che si passi da un'amministrazione della città di tipo vagamente condominiale al suo Governo, alla creazione della narrazione del suo futuro. P.G.

1 commento:

  1. Risposta su FB di Tamara Del Bel Belluz, responsabile della comunicazione di Alpignano SiCura ed Assessore Urbanistica e Comunicazione

    Ciao Paolo, la tua analisi è interessante, ma sorvola su due aspetti cruciali: noi abbiamo maturato, facendo gavetta all'opposizione e vivendo in prima persona la città, la consapevolezza che avviare un nuovo corso "politico" sia lungo e faticoso e nemmeno così lineare; tant'è che abbiamo intitolato il progetto "Orizzonte 2026" e non 2017. Il secondo aspetto è che, volendo ispirarsi a qualche forma di "visione", che le formazioni politiche hanno proposto prima di noi, sei così convinto che si riesca a trovarne? Noi siamo convinti che il nostro progetto sia in grado di rispondere agli attuali bisogni della città e che le critiche dovrebbero far parte di una normale e sana dialettica politica, in cui a un progetto ben configurato se ne contrapponga uno altrettanto ben strutturato.

    RispondiElimina