- Popolare di Vicenza
- Veneto Banca
L'intervento verrà efettuato con soldi pubblici in deroga alle regole europee ma si è ottenuto il consenso della BCE per una serie di ragioni che espongo più avanti.
Quali alternative?
1 - lasciare che le banche cercassero di risolvere da sole i loro problemi e quindi in ultima istanza fallissero.
1 - lasciare che le banche cercassero di risolvere da sole i loro problemi e quindi in ultima istanza fallissero.
costi zero per la finanza pubblica ma:
- 11mila licenziamenti
- 2 milioni di clienti perdevano i propri risparmi presso tali banche
- aziende con linee di credito della banca si sarebbero trovate improvvisamente costrette a rientrare subito dei prestiti e mutui
- possibile effetto a cascata sull'intero sistema economico del Veneto e ripercussioni significative su quello Italiano (effetto corsa allo sportello)
2 - ricorrere al meccanismo cosiddetto di “bail-in” - che coinvolgeva nel salvataggio chi aveva investito nella banca con:
- acquisto di azioni
- acquisto di obbligazioni subordinate
- deposito di oltre 100mila euro (sembra ce ne siano parecchi)
In questo caso non è vero che lo stato non ci rimetteva nulla ma avrebbe dovuto pagare:
- 11 miliardi per pagare il fondo interbancario di garanzia (soldi che vanno fuori dall'Italia a dei Fondi internazionali che avevano investito nelle banche)
- 12 miliardi per garantire i depositi sotto i 100mila euro e le obbligazioni non subordinate
In questo caso gli aspetti negativi sarebbero
- 23 miliardi a carico della collettività
- Una parte della clientela (over 100mila e obbligazionisti junior) perdono soldi
- possibile effetto a cascata sull'intero sistema economico del Veneto e ripercussioni significative su quello Italiano (effetto corsa allo sportello)
Quale scelta è stata fatta?
é stato quindi scelto di caricare gran parte della spesa sullo Stato creando due strutture:
- rete commerciale e crediti "buoni" vendendola a Intesa SanPaolo per 1€
- "bad bank" con gli NPL (Non Profit Loans) cioè con i crediti critici
quanto costa allo Stato?
- circa 5 miliardi per l'integrazione in Banca Intesa SanPaolo (che ricordo si assume gli oneri correnti di beni e personale dal momento dell'acquisizione al netto dei pre-pesionamenti)
- da 12 a 17 miliardi per le garanzie pubbliche che Intesa riceverà per la massa di liquidazione (le attività da liquidare) delle due banche venete (la "bad bank")... una valutazione ottimistica ritiene che nel medio periodo possa poi ridursi a circa 3 miliardi (significa che sui restanti 9-14 si conta di operare in ambito recupero crediti.
Perchè si è ritenuta una scelta migliore?
per i seguenti motivi:
- mantenimento dell'occupazione di 7mila lavoratori su 11mila (la differenza di 4mila entrerà nel prepensionamento pagato dal fondo interbancario di solidarietà: circa 1500 delle banche venete e 2500 del gruppo Intesa
- nessun cliente perderà i propri risparmi presso tali banche
- mantenimento delle linee di credito delle aziende che non si troveranno improvvisamente costrette a rientrare subito dei prestiti e mutui
- nessun effetto a cascata sull'intero sistema economico
- costo per lo Stato al massimo di 22 miliardi di euro (con stime ottimistiche di 8 miliardi) comunque di poco inferiori all'ipotesi di "bail-in"
Maggiori dettagli in QUESTO articolo de ilpost.it
A tutto questo però io darei anche visibilità di come si è arrivati a questo:
Quali colpevoli?
non avendo competenza su tale materia mi limito a suggerire i seguenti articoli
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