LA SOLITUDINE DEL SINDACO ...DI ALPIGNANO

Bn pmrg a tutte/i,

nella settimana che conclude il “tortuoso processo congressuale” del PD, assistiamo con attesa alle fatiche per la costituzione del governo Renzi,  con le polemiche che lo accompagnano.

Nel corso dei presidi al mercato per le primarie del segretario regionale PD, vinte da Gariglio, abbiamo avuto dei vivaci scambi di opinione con molti cittadini.

Tralascio qui quelli di carattere nazionale e annoto nella mail quelli locali....che, in breve, si possono sintetizzare in questo modo..in termini di contenuti questa amministrazione passa “tra la gente” come quella della “fontana” davanti al Movicentro, ancora chiuso, e come quella che ha chiuso il passaggio a livello creando ancora più problemi alle gente….ed è del tutto inutile dirgli che i soldi sono pochi etc. etc.

Se questo è il piano dei contenuti (o mancati contenuti) il quadro politico  è segnato dalla scelta fatta dal sindaco subito dopo la vittoria elettorale. Provo a sintetizzarlo, per quanto possibile, in questo modo:

-        le forze politiche che sostengono il sindaco sono minoritarie in città (hanno preso, e continuano a prendere, pochi voti negli esiti elettorali);

-        hanno ricevuto un mandato al secondo turno elettorale da parte della maggioranza degli elettori per “guardare avanti”,  oltre le difficoltà del partito di maggioranza relativa in città, ovvero il PD.

-        ..dopo i primi “mesi di dialogo e di speranza” per un cambiamento, di metodo e di sostanza, la maggioranza si è “auto-isolata” nelle proprie dinamiche politiche. Ha determinato, in questo modo, il tema politico “della solitudine del sindaco”. Ovvero non ha raccolto il messaggio di rinnovamento e cambiamento che la città gli aveva affidato. In realtà chi governa è sempre “solo”…ma la solitudine del sindaco è accresciuta dalle scelte politiche effettuate…e dalla corte che lo circonda…e che lo condiziona anche oltre la propria effettiva volontà…

-        Nello stesso tempo il centrosinistra nel suo insieme (tradizionalmente maggioranza tra gli elettori cittadini) è fermo, come una fotografia scattata al tempo delle elezioni del 2011, alle divisioni pre elettorali. Il PD è ancora alla ricerca di una identità politica smarrita tra storie locali (oramai da leggenda) e regole elettive degne di un romanzo di Kafka. La lista civica Alpignano SiCura, dichiaratasi  fuori dagli schemi destra/sinistra, è ancora alla ricerca del consenso elettorale per governare (in futuro o effettuando un “carpe diem” visto lo stato dell’arte della città?????) in modo solitario e/o in alleanza con altre forze politiche.

..e quindi agli elettori del centrosinistra alpignanese, che nei sabati di confronto al mercato sono in speranzosa attesa e/o in vociante protesta, non resta che attendere un’iniziativa liberatoria rispetto al quadro asfissiante  che si registra in città.

Alla luce del clima registrato al mercato (certo non esaustivo degli umori  elettorali di tutti i cittadini) solo chi saprà farsi interprete attivo di questa “liberazione” potrà concorrere alle prossime elezioni con la speranza di vincere.

In ogni caso è certo che se il quadro resta questo non saranno alleanze improvvisate, e/o fatte all’ultimo momento, quelle che potranno concorrere a raccogliere il voto degli elettori di centro sinistra e/o di impegno civico per la città.. …e dopo questo piccolo riassunto delle chiacchiere dei sabati al mercato…un cordiale saluto