Nell'ultimo Consiglio Comunale di Alpignano (martedì 20 maggio) è andata in scena una imbarazzante commedia.
Il tema era quello dell’approvazione della TASI (tassa sui servizi indivisibili) con regolamenti e tabelle collegati che, avvenendo prima della scadenza del 23 maggio, consentiva all'amministrazione di procedere in pratica solo per l’incasso della prima rata già dal prossimo mese di giugno.
Tale delibera prevedeva infatti semplicemente la definizione di una aliquota generica del 2,5 senza entrare nel merito della definizione di eventuali detrazioni o di variazioni dell’aliquota base e senza peraltro definire la percentuale a carico del proprietario e quella dell’inquilino che ricordo potrebbe variare dal 10 al 30%.
La presentazione della delibera, fatta dal sindaco DaRonco, è stata dedicata alle future e vaghe intenzioni dell’amministrazione comunale senza entrare però nel merito del documento di cui si chiedeva in quella sede l’approvazione.
Il mio intervento ha quindi voluto portare l’attenzione sulla delibera in quanto avevo notato che al punto 2 si chiedeva l’approvazione del regolamento (22 articoli fra i quali le scadenze dei pagamenti per il 16 giugno ed il 16 dicembre) ma poco dopo, nel punto 4, derogava la scadenza della prima rata per l’anno 2014 al 31 luglio.
Confesso di aver pensato che l’amministrazione avesse voluto prorogare l’originale 16 giugno per consentire ad uffici comunali e soprattutto ai cittadini di avere maggior tempo per i calcoli del dovuto anche alla luce del fatto che a giugno insisteranno altre scadenze fiscali come il pagamento della TARI sui rifiuti e dell'IMU rappresentando per molti cittadini un vero salasso finanziario.
La scoperta è invece stata che si trattava di un banale errore sul "taglia e incolla" del documento (“refuso” come dichiarato dai banchi della giunta) e che la prima rata avrebbe dovuto essere davvero il 16 giugno senza la proroga che avevo immaginato.
Cosa sarebbe successo se la delibera fosse stata approvata senza accorgersi dell’errore?
La prima rata si sarebbe potuta pagare il 31 luglio con il rischio che le mancate entrate nei 45 giorni creassero un probabile scoperto di cassa del comune con conseguente anticipazione del credito e pagamento dei relativi interessi. Un danno finanziario che avremmo pagato noi cittadini.
Gratitudine da parte della Giunta per aver evitato tale danno? …macchè!
Il presidente del Consiglio, dimenticato oramai da tempo il suo ruolo istituzionale, non ha consentito che proseguissi nel mio intervento lasciando che dai banchi della giunta e da quelli dei consiglieri di maggioranza venissi insultato e accusato di aver evidenziato in consiglio tale “errore” invece che nella competente commissione consiliare della quale ricordo non fa parte alcun esponente del PD che anche se presente come uditore non avrebbe comunque il diritto di parola. Il fatto che tale errore non fosse stato visto né dalla giunta, né dalla commissione, né da consiglieri di maggioranza è diventata un “bravo ti diamo 7+ perché leggi le delibere” (ma allora loro non le leggono?!?!?) dichiarato sguaiatamente da un consigliere di maggioranza.
Se la situazione poteva già sembrare paradossale l’apice è stato raggiunto dal vice-sindaco che all'uscita del consiglio mi ha apostrofato per aver fatto una figuraccia (ma dai ...io?!?!?) motivando tale dichiarazione dal fatto che in quel modo avevo mortificato il lavoro degli uffici comunali come se l'omessa verifica degli atti fosse responsabilità di un impiegato.
Scrivere bene le delibere, leggerle per individuare "refusi", controllarle per verificare che corrispondano ai propri obiettivi, dovrebbe essere una normale attività di un'amministrazione (evidentemente non ad Alpignano) e noi dell'opposizione PD abbiamo il dovere di controllare ed evidenziare le cose che riteniamo poco chiare se non addirittura errate.
Essere insultati per questo non ci sembra sia un atteggiamento né civile né educato ed assicuro i cittadini che tutti i componenti del gruppo consiliare del PD continueranno a leggere con attenzione i documenti prodotti da questa amministrazione ...vedi mai che ci siano delle scuse.
Essere insultati per questo non ci sembra sia un atteggiamento né civile né
Paolo Giacomino
consigliere gruppo PD Alpignano
consigliere gruppo PD Alpignano
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