Primo passo per ridurre le spese militari
Tra le prime iniziative di questa legislatura i deputati del Partito Democratico chiesero di sospendere il programma di acquisto degli F35 e di avviare una indagine conoscitiva sui sistemi d'arma.
Questa settimana, esattamente mercoledì 7 maggio, la Commissione Difesa della Camera ha approvato la relazione finale che ha avuto il merito di essere il risultato di un lungo e attento lavoro, fatto di audizioni e di confronti, che si è incrociato anche con due ministri della difesa. Prima con il senatore Mauro, strenuo difensore degli accordi già presi e, il secondo, senatrice Pinotti che, invece, ha sostenuto la necessità di realizzare un vero e proprio "libro bianco" della Difesa Italiana, con l' obiettivo di razionalizzare e ridurre in modo significativo la quota di spesa destinata agli armamenti. Il documento approvato e' quello del Partito Democratico, con il voto contrario di Forza Italia e l'astensione di tutti gli altri partiti, che rilancia la necessità di dare una dimensione europea ai temi delle forze armate e delle spese militari. Forse dovrebbe essere anche questo un tema della campagna elettorale per le europee. Comunque, si spinge affinché il semestre italiano di presidenza diventi l'occasione per rafforzare l'identità europea della difesa.
Si è fatta anche una valutazione della situazione per ciascuna forza armata e per quanto riguarda gli F35 e i molti dubbi che circondavano il programma hanno trovato conferma e non solo sugli aspetti tecnici e operativi.
Per questo la Commissione ha approvato la proposta di dimezzare le spese militari messe a disposizione del Ministero della Difesa ritenendo che questo non inficerà la nostra capacità operativa. In termini concreti si tratta di circa un miliardo di euro l'anno che si può risparmiare se, con la collaborazione dei responsabili del ministero, vengono individuate le modalità di revisione dei programmi. Mi pare molto importante che in un periodo di spending rewiew si comincia proprio dalle spese militari, di sicuro le più indigeste dai cittadini.
Per questo la Commissione ha approvato la proposta di dimezzare le spese militari messe a disposizione del Ministero della Difesa ritenendo che questo non inficerà la nostra capacità operativa. In termini concreti si tratta di circa un miliardo di euro l'anno che si può risparmiare se, con la collaborazione dei responsabili del ministero, vengono individuate le modalità di revisione dei programmi. Mi pare molto importante che in un periodo di spending rewiew si comincia proprio dalle spese militari, di sicuro le più indigeste dai cittadini.
Per chi fosse interessato, i documenti sono disponibili sul sito www.camera.it
On. Umberto D'Ottavio
nella newsletter allegata:
- Sì definitivo al decreto sull’attività di vigilanza della Banca d’Italia
- Garanzia Giovani. Concretezza e progettualità del Governo
- Promuovere la lettura
- Incentivare l’editoria e la cultura del libro
Rosanna Caraci
segreteria/ufficio stampa
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